
Io sono fara su mediaset infinity a pagamento
C’è una Istanbul che non appare nei depliant: i quartieri ombrosi, gli appartamenti minuscoli, la vita che scorre in fila lungo lavanderie, scale di servizio, lavori che pesano più di un macigno. È lì che vive Farah Erşadi, iraniana, madre, laureata, ma costretta a restare in ombra per sopravvivere. Ogni gesto, ogni minuto, ha un prezzo — e spesso quel prezzo è la dignità, il sonno, la sicurezza.
Quando Farah assiste a un omicidio: nella penombra, la pistola, il rumore secco, una vita spezzata. L’assassino, agenti della mafia, la paura che la immobilizza. Solo che lei non può fuggire, non subito. Perché c’è suo figlio, Kerimşah, e la sua malattia — fragile come un respiro che vien meno.
E poi c’è lui: Tahir Lekesiz. Forte, oscuro, spietato. Un uomo che Farah conosce solo per il ruolo che riveste nel crimine, ma presto ne scoprirà il volto più complesso — quello dell’uomo che la costringerà, per protezione o per ricatto, a diventare parte della scena che voleva solo lasciare.
Io sono farah su canale 5
Se la storia è già carica di tensione, c’è un elemento fuori dallo schermo che aggiunge un’eco reale alle difficoltà di Farah: la visione della serie stessa. Mediaset Infinity, dal 16 settembre 2025, rende disponibile tutta la prima stagione di Io sono Farah, subito, inedita, ma… a pagamento.Non più solo la programmazione su Canale 5, che aveva cominciato a trasmettere la serie il 28 luglio 2025 ma l’aveva tolta dal palinsesto poco dopo poche settimane. Ora, per vedere tutti gli episodi della prima stagione — ben 31 episodi da circa 45 minuti ciascuno — serve sottoscrivere l’abbonamento al canale Dreamers Love, al costo di 5 euro al mese.
Il cuore del sacrificio
Farah, dentro la storia, sta già pagando un prezzo altissimo. Ma anche lo spettatore è chiamato a una forma di sacrificio: non solo emotivo. Per vedere cosa succede, quanto più si addentra nella vita di Farah, serve investire oltre che tempo e cuore — serve mettere mano al portafoglio.
È una scelta: restare alla finestra, guardare solo quello che la TV trasmette (che può essere solo una parte, un estratto), oppure immergersi nell’intero racconto, con tutti i suoi intrecci, tutte le sue sfumature, tutte le ombre.
Commento all'articolo